MIO, TUO, NOSTRO
la panchina pubblica
“Ho visto due bambine piccolissime (un anno e mezzo/due)
che giocavano con degli oggetti da cucina. Erano carine, dolcissime. La più grandina, seria seria, teneva vari oggetti in mano e quando la più piccola, sorridente, le si è avvicinata, ha teso la mano per prenderle uno degli oggetti che stringeva, si è tesa, il visetto si è indurito e ha strillato: E’ mio, è mio! E ha stretto al petto gli oggetti con forza. L’altra, senza smettere di sorridere, si è allontanata, ha preso un altro oggetto e, senza smettere di sorridere, si è riavvicinata alla prima, ha teso la mano con il nuovo oggetto in mano, come per donarglielo e glielo ha sbattuto violentemente in testa… senza smettere di sorridere.I genitori, presenti, le hanno separate e hanno parlato dolcemente al loro orecchio, sia dopo il primo che dopo il secondo scontro.
Che sarebbe successo se gli adulti non fossero intervenuti?” (Samuel Beckett)
Come “insegnare” ai bambini,
anche ai più piccoli,
il piacere della condivisione?
La bellezza della democrazia?
L’importanza della Res publica?
Non certo attraverso lezioni barbose, piene di parolone incomprensibili e retorica ammorbante. Bensì grazie alle divertenti interazioni di due buffi personaggi che si contendono l’uso esclusivo di una panchina pubblica. Attraverso reciproci scherzi esilaranti e pochissime parole, i due scoprono che collaborare è meglio che litigare, giocare e cantare e danzare insieme è meglio che mettersi i bastoni fra le ruote e che una semplice panchina può essere un bel luogo d’incontro piuttosto che un posto da usare da soli
progetto e regia di Lisa Ferrari
con Giulia Manzini e Mirko Lanfredini
allestimento scenico a cura della compagnia
età: dai 2 ai 7 anni